Next Connection
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In formato completamente digital e innovativo, il Design Degree di Istituto Marangoni di quest’anno presenterà, attraverso un percorso speciale e inedito, i migliori progetti in 3D degli studenti della School of Design, celebrando e valorizzando l’impegnativo percorso didattico e di crescita personale.
Per ogni area di apprendimento, Interior Design, Product Design e Visual Design, sono stati selezionati tre progetti che gli utenti potranno ammirare grazie ad un’esperienza virtuale e immersiva con tanti contributi video, oltre a rendering in 3D e brevi interviste.
Gli studenti di Interior Design sono stati invitati ad un’attenta riflessione sul tema dell’abitare contemporaneo, con uno sguardo verso scenari futuri e ad interrogarsi, fornendo risposte progettuali creative, sulla progressiva e profonda trasformazione della casa e dei suoi spazi a fronte di nuove tecnologie e dei radicali cambiamenti nelle abitudini.
“This is not a house” di Alessia Elefante è un progetto residenziale che rappresenta un concept abitativo che interpreta tre temi: la scelta del marchio Alexander McQueen, l’analisi di nuovi modi di vivere e il trend “Shape Shifting”. Carolina Gaudino attraverso “Latibule” racconta un progetto di interior dal design semplice e confortevole e allo stesso tempo profondamente sofisticato e modellato sulla persona, capace di riflettere l’anima di chi la vive.
“Beyond Phisical Borders” di Viviana Gallo parte dalla scelta del brand Jil Sander per analizzare un concetto di bellezza non convenzionale, autentica e non contaminata, tradotto negli interni di una casa del futuro apparentemente neutra ed essenziale.
Nell’ambito del Product Design, il primo progetto selezionato è “NOME – The Privacy Manager Watch”di Leonardo Cavalluzzi, che ha sviluppato un concept alternativo di smartwatch progettato per aumentare l’esperienza quotidiana. Il progetto “Celare Phone” di Nichita Curilenco pone al centro dell’attenzione il problema della totale dipendenza delle persone dalla tecnologia, in particolar modo dagli smartphone, che sta influenzando negativamente la vita a livello psicologico, sociale, sanitario e privato.
“Upcyciling Perception” di Patrick Gelse Medina, affronta il tema della produzione sostenibile all’interno delle aziende del settore arredo, con un focus sulla produzione di plastica che negli ultimi due decenni è stata particolarmente dannosa per l’ambiente.
Infine, il Degree Project lanciato all’interno dell’area Visual Design nasce dallo stimolo della dissertation: una riflessione in piena libertà per dar spazio alle proprie capacità tecniche in ottica di immaginare nuove identità e visioni di marchi, pubblicità o in ambito editoriale. Come spunti di partenza iniziali sono stati scelti la frontiera del Phygital, il Techlash e i Big Data.
Alice Braglia progetta “Once Upon a Lime”, un gioco da tavolo con l’obiettivo di far trascorrere del tempo di qualità lontano dalla tecnologia. Con “How Food Makes Us Human”, Constanza Coscia ha creato una campagna di protesta contro lo spreco alimentare. “Neotual” di Giovanni Gridelli è infine una piattaforma che permette a tutti i fashion addicted di personalizzare virtualmente i capi dei propri brand preferiti di luxury streetwear.
The Next Connection sarà visibile a partire dal 19 ottobre, ore 18, all’interno della piattaforma
Vogue • House of Istituto Marangoni, una piattaforma digitale sviluppata in partnership con Vogue Italia per celebrare l’85° anniversario di Istituto Marangoni e che vedrà protagonisti i migliori progetti delle diverse aree di studio delle nove scuole internazionali del Gruppo.
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