Chargeurs PCC e Istituto Marangoni Firenze
Chargeurs PCC e Istituto Marangoni Firenze
Per il secondo anno consecutivo, Chargeurs PCC Fashion Technologies e Istituto Marangoni Firenze rinnovano la loro collaborazione con un progetto speciale dedicato agli studenti di Fashion Design. "Recoding the Shirt: fabric dynamism & construction performance" è un'iniziativa che invita i giovani designer a ripensare la costruzione della camicia, esplorando nuove interazioni tra tessuto e interfodera.
Negli scorsi mesi, ventidue studenti hanno lavorato con le interfodere della linea DHJ e i tessuti del brand svizzero Brennet, recentemente acquisito da Chargeurs PCC. L'obiettivo? Coniugare performance tecniche ed estetica contemporanea, sviluppando capi unici che reinterpretano il linguaggio della sartoria maschile.
Una giuria di esperti ha selezionato il miglior progetto, che verrà presentato in questi giorni, dal 4 al 6 febbraio 2025, all'interno dello stand Chargeurs PCC alla 40ª edizione di Milano Unica. Protagonista dell’esposizione sarà il lavoro della studentessa Sara Peng, che affronta il tema della migrazione attraverso una costruzione sartoriale innovativa. La sua camicia, aderente in vita e caratterizzata da una manipolazione sulla schiena che richiama la spina dorsale, rappresenta il peso emotivo e fisico del viaggio migratorio. Le maniche ballon, con una stretta aderenza nella parte inferiore, aggiungono un senso di tensione e dinamismo, enfatizzando il dialogo tra tessuto e interfodera.
“La conferma di questa collaborazione con Chargeurs PCC sottolinea l’impegno della scuola nel creare connessioni strategiche con realtà di eccellenza. Questo progetto offre ai nostri studenti l’opportunità di confrontarsi con l’evoluzione della sartorialità, sperimentando nuove interpretazioni dei codici della camicia maschile attraverso un approccio innovativo e creativo” afferma Francesca Giulia Tavanti, Director of Education di Istituto Marangoni Firenze.
Oltre alla ricerca estetica e tecnica, il progetto ha posto attenzione anche alla sostenibilità: gli studenti hanno lavorato esclusivamente con rimanenze di magazzino, trasformandole in nuove creazioni nel segno dell’upcycling. Durante il percorso, hanno ricevuto il supporto tecnico e creativo del team di Chargeurs PCC, che ha messo a disposizione la propria expertise nel settore.
Questa collaborazione si inserisce all’interno della Chargeurs PCC Academy, iniziativa lanciata lo scorso anno per formare le nuove generazioni di professionisti nel settore tessile e dell’abbigliamento. Il progetto non solo valorizza la creatività dei giovani talenti, ma sottolinea anche l'importanza dell'innovazione e della ricerca per il futuro della moda.
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