London Fashion week: trend e spunti
London Fashion week: trend e spunti
Primavera londinese
Dal 18 al 22 febbraio sono scesi in campo 130 brand in circa 90 show e presentazioni dal vivo, tutti guidati dal British Fashion Council con l’aiuto del partner Clearpay. Come lo scorso anno, la London Fashion Week si è presentata come una vetrina unisex, ricca di spunti e collezioni originali. Colori e tagli audaci hanno sostituito l'homewear e il loungewear, senza nessun rimpianto.
La femminilità - rinchiusa negli ultimi due anni - ha preso nuovamente il ruolo da protagonista, giocando con sartorialità e un registro sexy definito da colori intensi e dettagli punk chic, come da tradizione britannica.
Accessibile anche ad un pubblico di non addetti ai lavori grazie alla piattaforma digitale dedicata, la London Fashion Week si è confermata momento di creatività intensa, dove l'eccentricità british si è mescolata con punte poetiche e spunti filo-punk.
La dark Couture di Richard Quinn
Svoltasi il 19 febbraio, la sfilata di Richard Quinn ha dichiarato l'intento celebrativo verso l'età dell'oro della Haute Couture attraverso una collezione definita da lui stesso Dark Couture: una moda sensuale che si svela attraverso maestosi abiti di piume, cappelli oversize in vinile con oblò per gli occhi o capi-bozzolo in cui ripararsi in previsione di nuove trasformazioni.
Poetica, mai banale, con spunti punk: Simone Rocha
Simone Rocha ha stupito il suo pubblico con una collezione dall'animo poetico, per niente banale, intrisa di uno spirito gotico-punk che ha guidato le sue creazioni già negli ultimi anni. La sfilata fisica è avvenuta il 20 febbraio, con pubblico in sala ad omaggiare i 41 look quasi monocromatici, nelle palette pure dei beige, del nero e blu notte, ritmate da dettagli rossi fiammanti. Goffrature e volumi audaci su lunghezze maxi o mini, intrecci di tessuto e ricami dal take femminile hanno caratterizzato i capi, accostati ad accessori sorprendenti.
Borse e perle
Le clutch firmate Simone Rocha meritano una menzione speciale, dovuta alla sua passione per le perle: barocche, d'acqua dolce e persino sfaccettate come diamanti, giocano con il flair romantico e luminoso per completare i casual look da giorno. Un inno all'estetica vittoriana rivisitata in abbinamenti sorprendenti, con calzature street couture e accessori bijoux.
Burberry e il ritorno alla presenza
Dopo due anni di presentazioni online, Burberry ha stupito i suoi ospiti con una collezione da 56 look da guardare seduti accanto a tavole imbandite. Riccardo Tisci ha disegnato una collezione pienamente britannica, interprete dell'essenza del brand, dove l'uomo indossa pantaloni sartoriali o gonne al suolo, car coat e bomber ispirati alle uniformi inglesi. Le modelle invece sono salite sui tavoli grazie all'aiuto di ospiti e fotografi, in uno show scenografico tra tessuti vaporosi e piume nelle nuance più intense. Tra gli ospiti un ricco parterre di attori e influencer internazionali, mentre le top model più importanti come Lea T, Irina Shayk, e Gigi e Bella Hadid, hanno devoluto i loro cachet alle organizzazioni benefiche in supporto dell’Ucraina.
Protagonisti del digitale
Gli eventi fisici sono stati affiancati a molti show digitali, non solo per i meno conosciuti: anche Madame Vivienne Westwood ha optato per questa versione innovativa, confermandosi paladina della sostenibilità. Con lei il design unconventional di Roksanda, che trasformerà l'ultima uscita di collezione in un look sotto forma di NFT, grazie alla collaborazione con l'Institute of Digital Fashion. Un'incursione nel metaverso che non è lontana dalla scelta di molti altri grandi della moda.
La nuova generazione di designer
Occhi puntati anche sulle sfilate fisiche degli emergenti, che a Londra incontrano grande favore di pubblico e critica. Tra tutti ricordiamo l'evento del 18 febbraio di Poster Girl, brand amato da star internazionali come Dua Lipa, Chiara Ferragni e Kylie Jenner. Le scuole di moda londinesi hanno da sempre un posto rilevante in calendario, come gli show del London College of Fashion e della Central Saint Martins. La creatività irriverente, l’unicità dei grandi talenti della moda che hanno studiato nella capitale britannica e una visione sempre proiettata verso il futuro rendono Londra il luogo predestinato per una delle sedi più prestigiose di Istituto Marangoni.
La scuola di Londra
La sede londinese di Istituto Marangoni è caratterizzata da un approccio di eccellenza nella creatività e nel pensiero, che guida i propri studenti a trovare una voce chiara e distinta nel complesso panorama delle tendenze. I programmi di studio in Fashion Design pongono l'accento sul perseguimento di un'etica d'avanguardia, di una ricerca stilistica nuova e fresca, di un modello di business al passo con i tempi. Lo stile della capitale britannica scardina gli schemi e spinge a sperimentare e a proiettarsi verso il futuro, per distinguersi ed emergere.
Il corso dedicato al Fashion Design & Womenswear è rivolto ad undergratuate che vogliono entrare nel mondo della moda, fornendo una preparazione completa per avviare una carriera professionale. L'impegno triennale permette di accedere al più prestigioso tra i ruoli del settore moda, sia in termini di creatività che di opportunità di lavoro. Il contraltare maschile è quello dedicato al Fashion Design & Menswear, un corso full time che pone tutte le basi necessarie per lo studio e la realizzazione di collezioni maschili creativamente innovative e vincenti.
Gli accessori vengono presentati a pieno titolo nelle sfilate internazionali e rappresentano il nuovo oggetto del desiderio per i fashion addict: il corso in Fashion Design & Accessories permette di accedere ad una preparazione funzionale e creativamente eclettica, rispondendo alla nuova tendenza del lusso.
Per scoprire tutti i corsi e i programmi formativi di Istituto Marangoni completa il form di richiesta informazioni. I nostri tutor ti contatteranno per capire con te i percorsi più adatti al tuo talento.
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